L’opera è inserita nella serie degli interventi strategici della Legge Obiettivo come un’infrastruttura essenziale nel disegno complessivo dei traffici e delle comunicazioni che dalla Pianura Padana si irradia verso l’Europa e il Mediterraneo.
Il collegamento autostradale Asti-Cuneo ha una lunghezza complessiva di 90,203 km e si divide nei seguenti due Tronchi, interconnessi tra loro da un tratto dell’autostrada A6 Torino-Savona:
La sezione autostradale è composta da 2 corsie più corsia di emergenza per senso di marcia. L’opera prevede 9,1 km di ponti e viadotti, oltre 10 km di gallerie e 11 nuovi svincoli.
Anas, Ministero delle Infrastrutture, CIPE, Regione Piemonte, Società autostradali, Province di Asti e Cuneo, SALT Spa - GRASSETTO Spa - ITINERA Spa
Dei due tronchi principali costituenti l'opera la situazione è la seguente:
Nel maggio 2020 il CIPE ha dato parere favorevole allo schema di finanziamento per il completamento dell’autostrada Asti -Cuneo. Il Piano Economico Finanziario approvato il 14 maggio anticipa la scadenza della concessione dell’autostrada A33 al 2031, stabilendo il valore di subentro in 345 milioni e il valore di intervento in 346 milioni. Restano, inoltre, bloccate le tariffe fino al 2022, così da rimandare l’aumento del 2,20% al 2023. La nuova scadenza della concessione consente di evitare gli ulteriori passaggi alla Commissione Europea, che erano richiesti per lo schema finanziario presentato ad agosto 2019, nel quale la scadenza della concessione portava la data 2045.
Fino al luglio 2000 la SATAP spa era il soggetto concessionario dell’opera, al 31 luglio 2000 l’ANAS è diventato unico concessionario dell’opera.
Nel marzo 2005 l'ANAS ha affidato i lavori in concessione, espletando gara europea, alla Società mista Asti-Cuneo Spa (costituita da ANAS al 35%, Salt-Grassetto-Itinera al 65%).
Nel marzo 2006 è stata firmata la convenzione di concessione tra Anas e Società mista. A seguito del D.L. 262 collegato alla Finanziaria 2007 (che prevedeva la revisione delle convenzioni autostradali) è stata rivista la convenzione.
La nuova convenzione prende atto che: 40 Km sono stati realizzati dall'Anas mentre per i 50 Km rimanenti la concessione è di costruzione e gestione; la durata della concessione è di 27 anni e 6 mesi e si concluderà quindi nel 2035.
La Convenzione è diventata efficace l'11 febbraio 2008 con notifica registazione presso la Corte dei Conti.
Il gruppo GAVIO ha presentato un piano particolareggiato delle convenzioni, in cui propone, in sintesi, per le sue controllate l’unificazione delle concessioni e la proroga delle scadenze da una media del 2027 a dicembre 2043.
Il 14 Ottobre 2016 si è siglata un’intesa, tra Confindustria Cuneo e l’amministratore delegato della società Austrada Asti-Cuneo Spa, per il possibile accorpamento della concessione della A33 Asti-Cuneo con la A21 Torino-Piacenza. L’intesa si è fondata sulla necessità, per completare l’opera, di un riequilibrio del piano finanziario originario, che può essere raggiunto senza gravare sulla spesa pubblica, attraverso l’accorpamento e prolungano la concessione della A21 (in scadenza al 2017) di 7 anni, e allineando la scadenza di entrambe le concessioni al 2030. La proroga della concessione è attualmente all’esame della Commissione Europea.
Successivamente a febbraio 2018 la Commissione Europea ha approvato il progetto di cross financing che sblocca il completamento dell’opera. Tale formalizzazione ha permesso di sancire un atto aggiuntivo per il nuovo progetto. Ad aprile 2018 la Commissione europea ha approvato, in base alle norme dell'UE sugli aiuti di Stato, i piani italiani per prorogare due concessioni autostradali e imporre un massimale ai pedaggi. Ciò consente di sbloccare 8,5 miliardi di euro di investimenti, riducendo nel contempo l'impatto sugli utilizzatori e limitando le distorsioni della concorrenza.
La decisione della Commissione fa seguito all'accordo di principio raggiunto il 5 luglio 2017 fra la Commissaria Vestager e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Delrio. Il piano prevede in particolare la proroga di due importanti concessioni autostradali detenute da Autostrade per l'Italia (ASPI) e da Società Iniziative Autostradali e Servizi (SIAS).
A fronte di tale prolungamento ASPI impiegherà le entrate generate dalla proroga della concessione per si impegna a portare a termine l'autostrada Asti-Cuneo A33.
La Commissione europea ha pubblicato ad agosto 2018 il testo ufficiale della decisione C(2018) 2435 presa dall'esecutivo di Bruxelles il 27 aprile in materia di proroghe di alcune concessioni autostradali italiane, chiesta dal precedente Ministro delle Infrastrutture Delrio. La decisione conferma il via libera (da confermare con atti aggiuntivi da parte del Mit con le società) a 4 anni di proroga per Autostrade per l'Italia, a fronte di investimenti per 7,938 miliardi di euro con incrementi tariffari inferiori a quanto oggi previsto, e 4 anni a Satap A4 (Gruppo Gavio) per finanziare in cross-financing il completamento della Asti-Cuneo. La Commissione imponeva però come condizione per la Asti-Cuneo, che l'80% dei lavori da realizzare siano affidati a imprese di costruzione “terze”, con gare europee.
L’inizio dei cantieri era previsto per il primo semestre del 2018, ma con la nomina del Ministro Toninelli si è nuovamente negoziato con la Società concessionaria un nuovo piano finanziario (da circa 350 milioni di euro).
Nel mese di agosto 2019 il CIPE ha esaminato ed approvato il nuovo modello basato sull’aumento del prezzo di subentro a 880 milioni per l’affidamento della gestione della Torino Milano (A4), già gestita dal Gruppo Gavio, e sull’anticipazione della scadenza della concessione al 2026. Il nuovo piano sostituisce quello precedente dell’ex Ministro Delrio che, facendo leva sul decreto “Sblocca Italia”, prevedeva la proroga della concessione della A4 e il finanziamento dell’opera tramite il rincaro dei pedaggi sulla stessa A4.
A fine ottobre l’Europa era ancora in attesa di una risposta dall’Italia; sul tavolo della Commissione Europea c’erano, infatti, due dossier: quello Delrio su cui era già stato espresso un parere positivo da parte dell’UE nell’aprile 2018, e il dossier Toninelli, inviato dall’ex Ministro nel periodo di passaggio tra il vecchio e il nuovo governo ed eventualmente da integrare se richiesto dall’UE.
A dicembre, il nuovo Ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, con un’informativa portata all’attenzione del “pre CIPE” ha dichiarato che si procederà con il piano Toninelli, ma con un valore di subentro rivisto in deciso ribasso. Nel 2026 sarà bandita una gara per l’affidamento della gestione sia della A4, a decorrere dal 2026, sia della A33, a partire dal 2031.
Il contributo pubblico previsto è di 782 milioni di Euro; la rimanente quota sarà a carico della Società concessionaria Asti-Cuneo Spa.